martedì 24 marzo 2009

massime

Leggete queste belle storielle, gustatene la morale e se volete commentatele.

UNA BAMBINA...

bambina.gif

Una bambina all' età di 5 anni fu punita da suo padre
per la perdita di un oggetto di valore.
Si avvicinò il natale e la piccola per farsi perdonare
gli consegnò un regalo dicendogli :

" Papà questo è per te " .

Il padre , imbarazzato , accettò questo dono ma
aprendo la scatola si accorse che era vuota
così si arrabbiò moltissimo ...

" Non lo sai che quando si fa un regalo
si presuppone che nella scatola ci sia qualcosa?

La bimba lo guardò dal basso verso l'alto

e con le lacrime agli occhi disse:
" Papà non è vuota...
ho messo dentro tanti baci per te fino a riempirla"

Il padre si sentì annientato, si inginocchiò
mise le braccia al collo
della sua bimba
e le chiese perdono.

Per tutto il resto della sua vita,
il padre tenne sempre la scatola vicino al suo letto
e quando si sentiva scoraggiato o in difficoltà,
apriva la scatola e tirava fuori 1 bacio immaginario
ricordando l'amore che la bambina ci aveva messo dentro..

Ognuno di noi
ha una scatola piena di baci
e amore incondizionato,

dei nostri figli, amici e Dio.
Non ci sono cose più importanti
che si possono possedere...

CHI CI AMA E' UN ANGELO
CHE CI SOLLEVA DA TERRA...
QUANDO ABBIAMO PROBLEMI
RICORDANDOCI COME VOLARE...


LE SETTE MERAVIGLIE DEL MONDO

7meraviglie.jpg

Era stato chiesto a un gruppo di studenti
di redigere la lista di quelle che credono essere
« le sette meraviglie del mondo » della nostra epoca.

Ci sono state delle differenze, ma eccovi quelle che hanno ricevuto più voti...

Le piramidi d’Egitto
Il Taj Mahal
Il Grand Canyon
Il Canale di Panama
L’Empire State Building
La Basilica di S. Pietro
Le Grande Muraglia Cinese

Mentre dava le note,
l’insegnante ha notato che una studentessa
non aveva consegnato il suo foglio, ancora bianco.
L’insegnante ha chiesto alla studentessa
se avesse difficoltà a compilare la sua lista.
Lei rispose:
sì, un po’. È difficile decidere, ce ne sono talmente tante!

L’insegnante le disse:
dicci quali sono le possibilità,
potremmo aiutarti...

La ragazza esitò un po’, poi disse:
Credo che le sette meraviglie del mondo siano...

Vedere

Sentire

Toccare

Gustare

Provare dei sentimenti

Ridere

Amare

La classe rimase silenziosa.
Queste cose sono talmente semplici e scontate
che ci dimentichiamo a che punto
possano essere meravigliose!

Ricordati:...

Le cose più preziose
non posso essere comprate
nè costruite dall’uomo.

Non siate troppo «occupati»

per inoltrare questo pensiero...


UN RAGAZZINO...

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Un ragazzino undicenne
si avvicinò con un foglietto in mano
verso la madre che preparava la cena in cucina.
Con aria stranamente ufficiale il bambino
diede il pezzo di carta alla mamma,
che asciugandosi le mani con il grembiule
lesse ciò che vi era scritto :

Per aver strappato le erbacce dal vialetto: 1 EURO.
Per aver ordinato la mia cameretta: 1,50 EURO.
Per essere andato a comperare il latte: 0,50 EURO.
Per aver badato alla sorellina (tre pomeriggi): 3 EURO.
Per aver preso due volte "ottimo" a scuola: 2 EURO.
Per aver portato fuori l'immondizia tutte le sere: 1 EURO.
Totale: 9 EURO

La mamma fissò il figlio negli occhi, teneramente.
La sua mente si affollò di ricordi.
Prese una biro e, sul retro del foglietto, scrisse:

Per averti portato in grembo per 9 mesi: 0 EURO.
Per tutte le notti passate a vegliarti quando eri ammalato: 0 EURO.
Per tutte le volte che ti ho cullato quando eri triste: 0 EURO.
Per tutte le volte che ho asciugato le tue lacrime: 0 EURO.
Per tutto quello che ti ho insegnato, giorno dopo giorno: 0 EURO.
Per tutte le colazioni, i pranzi, le merende, le cene e i panini che ti ho preparato: 0 EURO.
Per la vita che ti do ogni giorno: 0 EURO

Quando ebbe terminato,
sorridendo la mamma diede il foglietto al figlio.
Quando il bambino ebbe finito di leggere
ciò che la mamma aveva scritto,
due LACRIMONI fecero capolino nei suoi occhi.

Girò il foglio e sul suo conto scrisse: "PAGATO".
Poi saltò al collo della madre e la sommerse di baci.

Quando nei rapporti personali e familiari
si cominciano a fare i conti, è tutto finito.
L'amore, o è gratuito o non è amore.


LE QUATTRO CANDELE

candela.jpg

In una stanza al buio quattro candele
si consumavano lentamente.
Il posto era cosi silenzioso che
si poteva ascoltare la loro conversazione...

La prima diceva:
" IO SONO LA PACE "

Ma gli uomini non riescono  a mantenermi:
penso proprio che non mi resti altro da fare
che spegnermi!

Così fu, e a poco a poco, la candela
si lasciò spegnere completamente.

La seconda disse:

" IO SONO LA FEDE "

Gli uomini non ne vogliono sapere di me,
e per questo motivo
non ha senso che io resti accesa.

Appena ebbe terminato di parlare,
una leggera brezza soffiò su di lei e la spense.

Triste triste, la terza candela,
a sua volta disse:

“ IO SONO L’AMORE "

Non ho la forza per continuare a rimanere accesa.
Gli uomini non mi considerano
e non comprendono la mia importanza.
Essi odiano perfino coloro
che più li amano, i loro familiari.

E senza attendere oltre, la candela
si lasciò spegnere.

Inaspettatamente...

un bimbo in quel momento entrò nella stanza
e vide le tre candele spente.
Impaurito per la semi oscurità, disse:

“ MA COSA FATE?!
VOI DOVETE RIMANERE ACCESE,
HO PAURA DEL BUIO!”

E così dicendo scoppiò in lacrime.

Allora la quarta candela impietositasi disse:

NON TEMERE,
NON PIANGERE:
FINCHE’ IO SARO’ ACCESA,
POTREMO SEMPRE RIACCENDERE
LE ALTRE TRE CANDELE:

Io sono

LA SPERANZA

Con gli occhi lucidi e gonfi di lacrime,
il bimbo prese la candela della speranza, e riaccese tutte le altre.

CHE NON SI SPENGA MAI
LA SPERANZA DENTRO IL NOSTRO CUORE...

...e che ciascuno
di noi possa essere
lo strumento come quel bimbo,
capace in ogni momento di riaccendere
con la propria Speranza, la Fede, la Pace e l’Amore .


UN CORVO...

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Un corvo se ne stava appollaiato su un ramo,
facendo nulla per tutto il giorno.

Un piccolo coniglietto notò il corvo e gli chiese:
“ Posso sedermi anch’io e fare niente per tutto il giorno?”
Il corvo rispose:
“Certo, perché no…”

Così, il coniglio si sedette per terra sotto l’albero
e si fermò anche lui a fare niente.
Poco dopo, arrivò improvvisamente una volpe...
che saltò sul coniglietto e se lo mangiò!

Morale della favola….

Se vuoi startene seduto a non fare niente,
devi sederti molto ma molto in alto...


IN UN DESERTO

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due amici che camminavano nel deserto
durante il viaggio cominciarono a discutere,
ed un amico diede uno schiaffo all'altro,
questi addolorato, ma senza dire nulla, scrisse nella sabbia:

IL MIO MIGLIORE AMICO OGGI MI HA DATO UNO SCHIAFFO.

Continuarono a camminare, finché trovarono un'oasi,
dove decisero di fare un bagno.
L'amico che era stato schiaffeggiato rischiò di affogare,
ma il suo amico lo salvò.

Dopo che si fu ripreso, scrisse su una pietra:

IL MIO MIGLIORE AMICO OGGI
MI HA SALVATO LA VITA.

L'amico che aveva dato lo schiaffo
e aveva salvato il suo migliore amico domandò:
Quando ti ho ferito hai scritto nella sabbia,
e adesso lo fai su una pietra. Perché?

L'altro amico rispose:
quando qualcuno ci ferisce
dobbiamo scriverlo nella sabbia,
dove i venti del perdono possano cancellarlo.
Ma quando qualcuno fa qualcosa di buono per noi,
dobbiamo inciderlo nella pietra,
dove nessun vento possa cancellarlo.

IMPARA A SCRIVERE LE TUE FERITE
NELLA SABBIA
ED A INCIDERE NELLA PIETRA LE TUE GIOIE.


SE...

se....gif

Se un giorno ti venisse voglia di piangere...
Chiamami.
Non prometto di farti ridere,
ma potrei piangere con te...

Se un giorno tu decidessi di scappare,
non esitare a chiamarmi.
Non prometto di chiederti di restare,
ma potrei scappare con te.

Se un giorno ti venisse voglia di non
parlare con nessuno...
chiamami.
In quel momento prometto di starmene buono.

Ma…
Se un giorno tu mi chiamassi e non rispondessi...

Vienimi incontro di corsa...
forse IO ho bisogno di te!


UN TACCHINO...

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Un tacchino se ne stava a chiacchierare con un toro
Mi piacerebbe molto essere capace
di raggiungere la cima di quell’albero là...
" singhiozzò il tacchino, ”
ma non penso di avere l’energia e la forza necessarie.
Beh, perché non mangi un po’ dei miei escrementi?
replicò il toro,
“sono pieni di alimenti nutrienti…”
Il tacchino ascoltò il consiglio e
dopo aver mangiato un po’ di sterco del toro
vide che effettivamente aveva più forza,
tanto da riuscire a raggiungere il primo ramo dell’albero con un salto.
Il giorno successivo mangiò ancora più sterco e raggiunse il secondo ramo.

Dopo qualche giorno
e razioni sempre maggiori di sterco,
il tacchino riuscì finalmente
a raggiungere la cima dell’albero.
Ma improvvisamente comparve il fattore,
che lo vide sulla cima dell’albero
e gli sparò pensando che fosse impazzito.

Morale della favola...

Mangiare merda può aiutarti ad arrivare in cima,
ma non serve per rimanere ai vertici.


Questo materiale è stato tratto dal sito http://www.vittoriain.it/moralita/framestorielle.htm

a cui va il mio più sincero ringraziamento e ammirazione.