giovedì 23 ottobre 2008

risparmio energetico e riciclaggio

Luciana Littizzetto, chi non la conosce, una forza della natura, sia per simpatia che per bravura, nel pezzo sottostante, disserta sullo spreco energetico nella nostra società del consumismo estremo. Segue un commento a modo mio. Buona lettura.

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giovedì 16 ottobre 2008

Il lavoro

Per sentito dire. IL LAVORO MI STANCA E MI AFFATICA PREFERISCO MOLTO DI PIU' LA F..A.  

Detto popolare. LA FATICA SI CHIAMA COCUZZA E MAMMA MAMMA COME PUZZA.  

Detto napoletano. CHI LAVORA MANGIA, CHI NON LAVORA MANGIA E BEVE  (sarà…  poi vero?). Il lavoro, che cosa dire del lavoro, certo che  è proprio una brutta bestia. Diceva una volta uno che conoscevo "SE SAPESSI CHI E' STATO A INVENTARE IL LAVORO GLI STRAPPEREI I COJONIBUS ". Comunque, a parte gli scherzi, esistono persone

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lunedì 13 ottobre 2008

La pancia

Pensierino di mezzogiorno, CICCIO E BELLO, la grossezza è mezza bellezza, così dicevano una volta i vecchi. Proverbio, SI LAVORA E SI FATICA QUASI SEMPRE PER LA PANZA E  PER LA F... (l’organo sessuale femminile). Detto popolare, BEVI, MANGIA BENE E CAGA FORTE ED ANDRAI  IN C..O ALLA MORTE.

Detto popolare, dopo i 40 chi tiene panza tiene importanza.

Sapete quanto peso?, peso senza vestiti un quintale e qualche chilo, oscilla di qualche

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Le parolacce

LE PAROLACCE,  si  proprio così, sapete cosa  sono le  parolacce vero?,  qualcuno potrà dire ma che senso possono avere delle parolacce? (ma tu senti un po’ questo tipo qui),  certo che hanno un senso, come?, forse non lo sapevate che le parolacce sono  uno sfogo sia per la mente, sia per l'anima che per tutto il nostro corpo, si, qualcosa, qualcosa di intimo di represso, che sale, sale dall'interno e che alla fine trova tutto il suo sfogo prorompente e liberatorio in una parolaccia. La parolaccia è qualcosa che da più gusto nel parlare, nello spiegarsi, nell’interloquire con chi ti ascolta. E come se mangiaste un piatto di pasta al sugo senza metterci sopra il formaggio come condimento, che gusto ci  può essere, così come il formaggio è il condimento sulla pastasciutta, cosi le parolacce sono il condimento del parlare, come si dice quando ci vuole  ci vuole, provare per credere, spesso è volentieri  dire qualche parolaccia scarica la rabbia e la tensione  nervosa repressa e molte volte, evita conseguenze molto più gravi, come quella di arrivare alle vie di fatto. Assistere ad una litigata verbale tra donne, specialmente nel napoletano, e meglio che andare a teatro. Per esempio, come potreste fare a spiegare che quel tale è una testa di cavolo, dicendo forse che è una testa di pene, sarebbe ridicolo no?. C’è tutto un mondo dietro ad una parolaccia, per esempio, nel vecchio quartiere di Trastevere in  Roma, sino a qualche anno fa (non so se oggi come oggi esiste ancora), esisteva un ristorante denominato appunto “LA PAROLACCIA", in questo locale, le parolacce erano d'obbligo, usate dai camerieri (in modo forse anche leggermente esagerato e forzato) nel rivolgersi agli avventori e tra di loro alla presenza dei clienti, tra l'altro questi ultimi erano sempre molto numerosi (vi sono stato qualche volta a mangiare), veniva frequentato anche da parecchia gente del cosiddetto ceto sociale elevato, tra cui anche parecchi artisti ed attori, segno evidentemente chiaro questo che la gente ci si divertiva, anche se i prezzi erano per la verità abbastanza elevati (in compenso però si mangiava abbastanza bene). Pensate un po’, la stessa rete "Internet", ha addirittura delle pagine ed interi siti, dedicati appunto alle parolacce. I soliti ben pensanti a sentir parlare di parolacce diranno "si, tutto quello che vuoi, ma però che schifo, le parolacce sono pronunciate dalle persone incolte " (razzisti dico io), ma non è affatto vero, non fatevi ingannare dalle tante moine fatte da questi quattro perbenisti, vi sono tante (forse anche troppe, comunque sicuramente, forse più di quanti voi possiate mai immaginare) persone tutte linde  e  pulitine  nel linguaggio, così composte e attente nel parlare, altre addirittura che vanno alla ricerca di parole sui dizionari per ostentare una (finta dico io) certa raffinatezza nel loro linguaggio, ma nei loro animi (nella maggior parte dei casi almeno, qualche mosca bianca comunque esiste sempre), sono tanto di quanto più sporco, lurido e  putrido possa esistere sulla faccia della terra, la gente semplice,  la  gente della strada, i popolani, la gente più pura, usa le parolacce senza neanche  pensarci su, si perché‚ dietro non c’è malizia, non  c'è premeditazione, non c’è sporcizia (meglio parlare sporco ed avere l'animo pulito che non il parlare pulito e sotto sotto covare fuoco e fiamme, siete d'accordo con me oppure no?). Perciò vi dico una sacrosanta verità, diffidate di questa gente che usa paroloni, tutta attenta e corretta nel linguaggio ( per sicurezza mettevi con le spalle al muro, non si sa mai).   

A proposito date un’occhiata a questo sito. http://www.corriere.it/cronache/07_ottobre_17/parolacce.shtml  

sabato 11 ottobre 2008

LAURIEDD

Di tradizioni e di racconti popolari e piena tutta l’Italia, ogni paese a le sue credenze, su fantasmi e apparizioni di diversa natura, vere o fasulle che siano, come tutte le cose uno è libero di crederci o meno.

A tal proposito, voglio raccontarvi un fatto che mi è successo qualche anno fa, storia vera vi assicuro, lo giuro sulla testa dei miei figli.

Erano circa le tre di notte, mi trovavo di fronte al mio computer, non ricordo cosa stavo facendo di preciso, ad un certo punto provai una strana sensazione, mi sentivo come osservato, alzai gli occhi e sull’altro lato della stanza vidi un gatto, di colore a chiazze bianco e nero, aveva il collo un po’ allungato, come lungo era tutto il resto del corpo, molto più di un gatto normale. Era seduto per terra e mi guardava fisso, stette cosi per un po’ di tempo a fissarmi, poi si alzo e piano, piano, se ne andò dalla stanza imboccando il corridoio, mi alzai di scatto e lo segui, accesi la luce nel corridoio, non vi era nulla, era sparito. Mentre tornavo verso il computer, mi vennero i brividi sulla schiena, i peli delle braccia mi si erano alzati, la pelle mi si era fatta come la classica pelle di pollo,  (giuro che solo a scriverlo e se ci penso, mi vengono ancora i brividi). Che cosa era quella visione?, che cosa avevo visto?, anche ammesso che fosse stata una allucinazione per quale motivo l’avevo avuta?, cosa l’aveva provocata?. Non dissi nulla ne a mia moglie ne ai figli per non impressionarli. Alcuni giorni dopo mia moglie mi disse che la sera prima entrando in  un corridoio secondario (collegato alla stanza del computer), usato come sgabuzzino, aveva visto un vecchio il quale aveva pronunciato alcune parole, appena accese la luce questo spari. Tempo dopo seppi che tre anni prima in quella stessa ora e giorno in quella stanza e nello stesso posto in cui io mi trovavo vicino al computer, era morto (di morte naturale) nel suo letto, il padre della mia padrona di casa. Mia moglie non aveva mai visto quella persona, io l’avevo visto qualche volta ma più di 40 anni fa. Con una scusa, contattammo uno dei fratelli della padrona di casa, il quale ci nostro una foto del padre in cui mia moglie riconobbe il vecchio che aveva visto nello sgabuzzino.  E pensare che io a queste cose non ci avevo mai creduto. Avevo sentito diversi racconti da bambino, come il fatto che venivano trovati cavalli con la criniera intrecciata; gente che la notte mentre era a letto, si ritrovava un animale sul petto o sulla pancia ed altre storie.  Ma non ci avevo mai creduto, l’avevo sempre presa a ridere. Mi dicevo, sono fantasie popolari. 

Voi che ne dite?, commentate questo post, se avete vissuto storie analoghe scrivetele, le leggero volentieri.

giovedì 9 ottobre 2008

Siamo tutti razzisti

Fermate il mondo voglio scendere

Gesù disse scagli la prima pietra chi è senza peccato, nessuno si mosse. Perché?

Non sopporto più tutti questi falsi buonisti che dalla carta stampata, dalla radio o televisione,  parlano e predicano contro il razzismo, e la cosa che non sopporto di più è la gente che si lascia convincere di questo, facile parlare e dire quello è un razzista vorrei vedere, chi non lo è oggi come oggi, scagli la prima pietra chi non a mai detto

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martedì 7 ottobre 2008

Ambiente

L'uomo che non butta via niente
Riciclaggio estremo
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David Chameides mostra il suo sistema di compostaggio a vermi: avanzi di cibo e carta non vanno nel cassonetto ma diventano pappa per i cagnotti. David Chameides e sua moglie nel dicembre del 2007 hanno inziato a non gettare via nulla e ad accumulare l’immondizia nella loro cantina. Il risultato? Ne producono molta meno di prima. Eccesso verde o modello da seguire? (Alessandro Bolla, 26 settembre 2008)

 

 

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sabato 4 ottobre 2008

fichidindia

Il Ficodindia o Fico d'India

 

La campagna sammichelana, e cosparsa da migliaia di piante di fichidindia, non esiste podere che non vi abbia le sue, è un classico vedere un trullo con il suo codazzo di queste belle piante dal colore verde, con i suoi fiori gialli  ed i frutti che vanno dal bianco al giallo-arancio al rosso intenso (a seconda della qualità). E’ un frutto così genuino, che merita di essere più conosciuto, apprezzato e consumato per le potenzialità che fornisce all’organismo umano.

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giovedì 2 ottobre 2008

Candidata promette 40mila

Candidata promette 40 mila rapporti orali. BELGIO – Una candidata al Senato ha promesso, in caso di elezione, fino a 40 mila rapporti orali. Per Tania Derveaux, del partito Nee, “movimento di protesta imparziale”, era una provocazione alle liste rivali, che avevano promesso 400 mila posti di lavoro. Per godere del beneficio (con profilattico) gli elettori dovevano prenotarsi sul sito della candidata, che aveva previsto di impiegare 500 giorni per mantenere la promessa. Ma non è stata eletta.                                                                                        Questo pezzo è stato tratto dalla rivista FOCUS, di ottobre 2008.                                                                      E già, cosa non si farebbe per il bene della comunità.-