LE PAROLACCE, si proprio così, sapete cosa sono le parolacce vero?, qualcuno potrà dire ma che senso possono avere delle parolacce? (ma tu senti un po’ questo tipo qui), certo che hanno un senso, come?, forse non lo sapevate che le parolacce sono uno sfogo sia per la mente, sia per l'anima che per tutto il nostro corpo, si, qualcosa, qualcosa di intimo di represso, che sale, sale dall'interno e che alla fine trova tutto il suo sfogo prorompente e liberatorio in una parolaccia. La parolaccia è qualcosa che da più gusto nel parlare, nello spiegarsi, nell’interloquire con chi ti ascolta. E come se mangiaste un piatto di pasta al sugo senza metterci sopra il formaggio come condimento, che gusto ci può essere, così come il formaggio è il condimento sulla pastasciutta, cosi le parolacce sono il condimento del parlare, come si dice quando ci vuole ci vuole, provare per credere, spesso è volentieri dire qualche parolaccia scarica la rabbia e la tensione nervosa repressa e molte volte, evita conseguenze molto più gravi, come quella di arrivare alle vie di fatto. Assistere ad una litigata verbale tra donne, specialmente nel napoletano, e meglio che andare a teatro. Per esempio, come potreste fare a spiegare che quel tale è una testa di cavolo, dicendo forse che è una testa di pene, sarebbe ridicolo no?. C’è tutto un mondo dietro ad una parolaccia, per esempio, nel vecchio quartiere di Trastevere in Roma, sino a qualche anno fa (non so se oggi come oggi esiste ancora), esisteva un ristorante denominato appunto “LA PAROLACCIA", in questo locale, le parolacce erano d'obbligo, usate dai camerieri (in modo forse anche leggermente esagerato e forzato) nel rivolgersi agli avventori e tra di loro alla presenza dei clienti, tra l'altro questi ultimi erano sempre molto numerosi (vi sono stato qualche volta a mangiare), veniva frequentato anche da parecchia gente del cosiddetto ceto sociale elevato, tra cui anche parecchi artisti ed attori, segno evidentemente chiaro questo che la gente ci si divertiva, anche se i prezzi erano per la verità abbastanza elevati (in compenso però si mangiava abbastanza bene). Pensate un po’, la stessa rete "Internet", ha addirittura delle pagine ed interi siti, dedicati appunto alle parolacce. I soliti ben pensanti a sentir parlare di parolacce diranno "si, tutto quello che vuoi, ma però che schifo, le parolacce sono pronunciate dalle persone incolte " (razzisti dico io), ma non è affatto vero, non fatevi ingannare dalle tante moine fatte da questi quattro perbenisti, vi sono tante (forse anche troppe, comunque sicuramente, forse più di quanti voi possiate mai immaginare) persone tutte linde e pulitine nel linguaggio, così composte e attente nel parlare, altre addirittura che vanno alla ricerca di parole sui dizionari per ostentare una (finta dico io) certa raffinatezza nel loro linguaggio, ma nei loro animi (nella maggior parte dei casi almeno, qualche mosca bianca comunque esiste sempre), sono tanto di quanto più sporco, lurido e putrido possa esistere sulla faccia della terra, la gente semplice, la gente della strada, i popolani, la gente più pura, usa le parolacce senza neanche pensarci su, si perché‚ dietro non c’è malizia, non c'è premeditazione, non c’è sporcizia (meglio parlare sporco ed avere l'animo pulito che non il parlare pulito e sotto sotto covare fuoco e fiamme, siete d'accordo con me oppure no?). Perciò vi dico una sacrosanta verità, diffidate di questa gente che usa paroloni, tutta attenta e corretta nel linguaggio ( per sicurezza mettevi con le spalle al muro, non si sa mai).
A proposito date un’occhiata a questo sito. http://www.corriere.it/cronache/07_ottobre_17/parolacce.shtml
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