martedì 20 gennaio 2009

Il mandorlo

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  mandorlo

 

 

Foto tratte dal web

 

 

Il Mandorlo (Amygdalus communis) è una pianta originaria dell'Asia centro occidentale. Venne introdotto in Sicilia dai Fenici, proveniente dalla Grecia, tanto che i Romani lo chiamavano "noce greca". In seguito si diffuse in tutti i Paesi del Mediterraneo. Alla specie Amygdalus communis appartengono tre sottospecie di interesse frutticolo: sativa (con seme dolce ed endocarpo duro; comprende la maggior parte delle specie coltivate), amara (ha seme amaro per la presenza di amigdalina) e fragilis (con seme dolce ed endocarpo fragile).

Il frutto dell'albero di mandorlo è la mandorla.

 

Le mandorle hanno un alto contenuto calorico, circa 500-600 kcal/100 g, quindi si consiglia di non esagerare nel loro consumo a chi tiene alla linea.
 La mandorla dolce oltre a proteine e grassi, contiene anche
vitamine del gruppo A, B, E e minerali come magnesio, ferro, potassio, calcio, rame e fosforo.
 Le mandorle sono consumate sia al naturale oppure dopo varie lavorazioni a seconda dell’uso vengono usate per la preparazione di vari tipi di dolci e specialità a seconda della regione.

 Occhio alle mandorle amare, sono leggermente velenose, quindi se consumate in grande quantità possono far male. Con le mandorle si prepara anche una bibita molto energetica il latte di mandorla. Sempre dalle mandorle si estrae un olio che si usa per le pelli secche e sensibili. Nelle mandorle dicono sia presente anche una piccola quantità di una sostanza antitumorale. 

 Insomma le mandorle sia secche che verdi mangiate con moderazione non possono fare che bene. Da bambini mangiavamo addirittura le mandorle ancora verdi (buccia e tutto, piaceva quel gusto acidulo, vitamina C) prima che indurissero, oppure ne mangiavamo la parte interna dopo averle aperte.

Le mandorle, un tempo, assieme ai fichi, la vigna e gli ulivi, erano la ricchezza della terra e di chi la coltivava, avere una buona annata di raccolto di questi prodotti era considerato una grazia di cristo, non è che si nuotasse nell’oro, però una famiglia che basava la sua sussistenza sulla coltivazione della terra, si sentiva sollevata, con maggiori speranze per il futuro. Oggi, oggi, come diceva mio padre buonanima, una volta su un tomolo di terreno (tomolo = a circa 8.000 metri quadri più o meno) ci viveva una famiglia di dieci persone, oggi su dieci tomoli di terreno non ci vive nemmeno una persona. Di piante di mandorle, un tempo se ne trovavano a bizzeffe, in tutti i terreni della zona, era uno spettacolo nel periodo estivo, vedere intere famiglie sino ai bambini più piccoli, impegnati a raccogliere i frutti di questi alberi (per far cadere le mandorle si usava da terra una lunga pertica oppure si saliva sulla pianta e si usava un bastone), trasportati a casa, la sera sino  a notte tardi si vedevano interi nuclei familiari, seduti davanti alla porta di casa a sbucciare le mandorle (tutto lavoro fatto a mano, mandorla per mandorla). Dopo di che le mandorle andavano stese al sole (per almeno 5-6 giorni e rigirate almeno due volte al giorno) su una coperta o qualcos'altro per farle asciugare bene. Quanto lavoro per ottenere un quintale di mandorle. Ricordo che venivano selezionate perchè ogni qualità diversa di mandorle aveva il suo prezzo, prezzi che negli anni tra il 60 e il 70 arrivarono a sfiorare anche le 300 mila lire a quintale. Tenete presente che la mandorla una volta essicata diventa molto leggera, per esempio una cassetta di plastica che piena di olive può pesare anche 25 Kg. riempita di mandorle può pesare al massimo 10-15 Kg., quindi per riempire un quintale di mandorle occorro dalle 6 alle 10 cassette. Anche l'albero più grande ed in annata buona poteva al massimo (una volta essicato) dare 30-40 Kg. di prodotto. Oggi, un quintale di mandorle arriva si e no a 60-80 euro. Fate un pò voi il rapporto 300.000 lire al cambio sarebbero circa 150 euro, ma stiamo parlando di quasi 40-50 anni fa, all’epoca 300 mila lire era una bella cifra, per darvi un’idea, un Kg. di pane costava 50 lire (con un chilo di mandorle potevi comprare 6 Kg. di pane), il caffè al bar costava 10-20 lire, un litro di benzina costava 90-100 lire, gia oggi 150 euro non sono nulla figuriamoci 60-80 euro. Morale?, la morale è che parecchia gente a già estirpato o sta estirpando gli alberi di mandorle per farne legna da ardere. Faranno le piante del mandorlo la fine che hanno già fatto le piante dei fichi che sono quasi del tutto scomparse. Poi dicono che i giovani non vogliono più lavorare la terra, per forza a che serve, dove sta il guadagno, che devono fare come diceva il vecchio detto paesano, fatii e fatii e la ser mang pan e cipodd (lavori e lavori e alla sera mangi pane e cipolla). Peccato. A chi dobbiamo ringraziare per questo?, di chi è la colpa di tutto ciò.

 

Chi si arricchisce alle spalle di chi coltiva la terra?        

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