martedì 21 luglio 2009

Razzismo

Razzismo. Ecco questo è vero razzismo, e noi vogliamo fare l'Europa unita quando ancora non è unita nemmeno l'Italia. Leggete qui sotto. Povera Italia.

Articolo tratto dal sito http://www.repubblica.it/

Treviso, bimbo napoletano cambia scuola
"I miei compagni dicono che puzzo"

Bullismo in una media: "Disinfettavano ogni penna che toccavo. Mi chiamavano camorrista"
Antonio è stato bocciato. La denuncia della madre in tv. Caso fotocopia l'anno scorso

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TREVISO -(21 luglio 2009)- Lo chiamavano "figlio di camorrista". Dicevano che "puzzava" perché era "meridionale". In classe i compagni gli cantavano il coro che l'eurodeputato Matteo Salvini intonava nelle feste di piazza: "Senti che puzza, scappano anche i cani. Stanno arrivando i napoletani". Il piccolo Antonio è stato bocciato alla prima media di Treviso. Non sopportava che gli altri studenti lo insultassero in quel modo. La mamma non denuncerà la direttrice "ma in quella scuola mio figlio non andrà più".

Ha preferito la tv di Treviso Antenna Tre Nordest alla caserma dei carabinieri, ma le sue parole sono una condanna pesante. "Hanno sbeffeggiavano mio figlio per mesi. Dicevano che era un camorrista perchè era nato a Napoli. Lo emarginavano neppure fosse un appestato. Disinfettavano le penne dopo che lui le aveva toccate: dicevano che puzzavano. C'era una situazione per nulla serena e il rendimento di mio figlio ne ha risentito". A luglio Antonio è stato bocciato, eppure l'anno precedente, in quinta elementare, le maestre erano soddisfatte del suo rendimento scolastico, convinte che avrebbe superato le medie brillantemente.

Antonio è un ragazzino timido, più alto dei suoi coetanei; ama leggere e la sua cameretta è piena di peluche. La mamma, separata e d'origini campane anche lei, è arrivata a Treviso due anni fa per lavorare in una scuola della zona. La città le piace, ma dal prossimo anno, ha deciso di far cambiare istituto a suo figlio: "In quell'inferno - ha detto in tv - non ce lo mando più".

Un caso fotocopia a quello reso pubblico l'anno scorso sempre nella provincia di Treviso e sempre ai danni di un bambino napoletano. Erano i mesi dell'emergenza rifiuti in Campania e i bambini della terza elementare di Loria presero di mira un loro compagno di otto anni, d'origine napoletane, chiamandolo con disprezzo "monnezza". Intervenne il dirigente scolastico e il sindaco fu costretto a chiedere scusa a nome della città.

Leggi anche questo post - http://carolemico.myblog.it/archive/2008/10/09/siamo-tutti-razzisti.html

giovedì 16 luglio 2009

le specchie

 LE SPECCHIE. Innanzi tutto bisogna fare un distinguo, ci sono due tipi di specchie.

Le cosiddette specchie, le quali derivano dallo spietramento dei terreni (se ne trovano un po' dovunque in tutta la Puglia), ossia, le pietre (di varia forma e misura) che si trovavano a livello del terreno davano fastidio durante la coltivazione, allora man mano che venivano fuori dalla terra (le pietre venivano anche estirpate con l'ausilio di grossi paletti metallici)  i contadini li raccoglievano e li ammucchiavano in un unico punto (non appena dovessero servire per qualcosa le pietre venivano prelevate da qui), prima di seminare il grano per esempio i terreni venivano passati con un rastrello per poter raccogliere anche il pietrame più minuto (quel pietrisco dava fastidio quando i terreni venivano zappati, quando ero piccolo l'ho visto fare dai miei nonni), col passare del tempo questi mucchi si ingrandivano e potevano arrivare anche a due metri di altezza, ad alcune addirittura veniva costruito un muro a secco tutto attorno e all'interno venivano messe le pietre più piccole. Queste specchie non avevano alcuna funzione se non unicamente quella di contenere il pietrame levato dai terreni, sono state fatte diverse speculazioni sulla loro destinazione ma tutte erronee.

Ci sono poi le Specchie storiche, che si trovano solo nelle campagne della zona MESSAPICA. La penisola salentina è disseminata da queste costruzioni megalitiche denominate "SPECCHIE" (nell'album delle foto potete vedere varie foto della specchia denominata "Talete o Talene", una costruzione immensa, di forma circolare, la circonferenza alla base è di oltre 200 metri, l'altezza dopo quel che ne rimane del saccheggio delle pietre, è di circa 10 metri, in origine doveva essere di oltre 25, dalla sua sommità, già cosi come è ridotta ora si domina il paesaggio attorno per chilometri pensate quando era integra). Non è assolutamente vero che si tratta di mucchi di pietre messe li alla rifusa ma di costruzioni vere e proprie (vi sono tante di quelle pietre che un camion per portarle via tutte dovrebbe fare centinaia di viaggi). Tali costruzioni sono databili secondo vari esperti dai 3.000 ai 4.000 anni prima di cristo, non si sa con esattezza se siano state costruite dai Messapici o da altri popoli ancora più antichi. Le "specchie" sono delle costruzione di forma concentrica a più piani sovrapposti (ogni piano e alto circa 2 metri), costruite con pietre a secco di diverse forme e misura (alcune di queste pietre sono di proporzioni smisurate,  e dal peso di diverse tonnellate, viene da domandarsi come siano riusciti a quel tempo a spostare simili blocchi senza l'ausilio di una gru o una pala meccanica), alcune "specchie" superavano anche i 25 metri di altezza, parecchie di queste sono dotate di  scale per raggiungere la sommità (ricavate sul lato del corpo stesso della costruzione). Costruzioni immense il cui interno non è affatto cavo (come si potrebbe pensare) ma pieno con altre pietre più piccole di quelle usate nella parte esterna. Molte "specchie" sono ormai sparite o mutilate (si parla che in origine ne esistessero alcune centinaia, solo nella zona tra Ceglie Messapica, San Michele Salentino, Carovigno, Ostuni, Francavilla Fontana, Latiano e Villa Castelli), sono state saccheggiate negli anni dalla gente per ricavarne materiale da costruzione, calce viva e materiale per costruire  strade,  (tali pietre venivano e vengono tutt'ora usate per farne muri a secco e trulli)  tendenza questa che continua tutt'ora anche se le "specchie" sono state dichiarate da molti anni beni archeologici e perciò intoccabili,  la gente vuoi per menefreghismo,  vuoi per disinformazione continua a distruggere tutti questi beni unici e insostituibili nel loro genere. Si discute molto sulla destinazione di tali costruzioni,  alcuni pensano si tratti di tombe sotto cui venivano seppelliti dignitari o principi, ma la tesi più avvalorata (e la più sicura) è quella che si trattasse di torri di osservazione per uso militare,  onde poter meglio controllare il territorio circostante (i Messapici,  erano in continua lotta con i coloni della Magna Grecia, soprattutto con quelli di Taranto i quali volevano espandersi sin sulle coste dell'Adriatico). Forse le "specchie" avevano la stessa funzione che avevano le "Torri Normanne"  (di queste se ne trovano ancora a decine sulle coste pugliesi, anche queste ormai in maggioranza in rovina) le quali servivano per avvistare l'arrivo dei pirati provenienti dal mare.

 

domenica 12 luglio 2009

Antartide, aumento del giaccio

 Ma allora perché ci infregniscono la testa con la storia del riscaldamento globale del pianeta, dell'effetto serra, dello scioglimento delle calotte polari?

Che cavolo c'è sotto, che cosa stanno combinando alle nostre spalle?

Perché di tutta questa messinscena?

E come questa, quante altre porcate ci vengono nascoste?

Perché non dovremmo sapere?

 L'articolo seguente è tratto dal sito     http://www.astronomia.com/

Mar glaciale antartico più 4,7% dal 1980, dove sono i media?

Sì avete letto bene. La quantità di ghiaccio marino in Antartide è aumentata di circa 4,7 per cento dal 1980. Eppure abbiamo tutti sentito parlare di aree relativamente piccole che sono in fusione.

La scorsa settimana abbiamo letto un articolo sul crollo di un ponte di ghiaccio sul lato occidentale della Penisola Antartica, e che, se si dovesse sciogliere tutto il ghiaccio antartico, potrebbe aumentare il livello del mare di 47 metri.

L'articolo non si è dato però la pena di ricordare che tutto il resto del mare glaciale Antartico è in espansione, e che, se tale trend dovesse continuare (cosa molto più probabile), ci sarebbe invece una autentica "caduta" di livello marino - diminuzione, per meglio dire - di ben 112 metri. Nell'emisfero sud, sarebbe sufficiente per essere in grado di camminare dall'Australia alla Tasmania. In quello nord, per far scomparire l'acqua dallo stretto di Bering, in modo di camminare dall'Alaska alla Siberia.

L'articolo non si è dato la pena di ricordare che, fatta eccezione per la Penisola Antartica, il ghiaccio antartico è in crescita. Date un altro sguardo alla mappa (vedi sopra). Vedete quella piccola lingua di terra in alto a sinistra? Quella è la Penisola Antartica. Ecco, lì è dove il ghiaccio è in fusione. Ma per il resto dell'Antartide il ghiaccio è sempre più spesso.

L'Antartide è grande il doppio degli Stati Uniti continentali, e la sua calotta ghiacciata contiene oltre il 90 per cento di tutto il ghiaccio del mondo. In altre parole, più del 90 per cento dei ghiacciai di tutto il mondo sono in crescita, e tutti abbiamo sentito parlare solo di quelli che sono in fusione. Come ho detto, "Dove sono i media?". Nel marzo del 1980, il mar glaciale Antartico copriva 3,5 milioni di kmq. (1,6 milioni di miglia mq). Oggi ne copre cinque milioni di kmq. (1,9 milioni di mq miglia). Questo corrisponde ad un aumento di 1,5 milioni kmq. (386.000 miglia quadrate)!
Da Luca Romaldini, Martedì, 14 Aprile 2009

Volevo personalmente aggiungere che proprio nella zona di "fusione" in alto a sinistra è stato identificato un enorme vulcano sottomarino (vedi articolo in questo sito) che sarebbe la vera causa dello scioglimento locale. Ma anche in questo caso i "media" stanno zitti .... 

1980-2009-thumb.jpgDifferenza della superficie gelata dal 1980 al 2009. 

giovedì 9 luglio 2009

Asociale

Proverbio. SBAGLIANDO SI IMPARA. Tutto fa esperienza nella  vita. Nella mia vita di menate ne ho fatte tante anzi tantissime, (e per la verità continuo a farne tutt'ora) di queste due cose mi sono rimaste, l'amaro in bocca per quello che poteva essere e non è stato e l'esperienza acquisita. Quindi ai più giovani dico di non prendersela se sbagliano, nessuno è nato imparato se cosi fosse (se tutti nascessimo pieni di esperienza) staremmo ancora all'età della pietra, il gusto della vita sta proprio nelle piccole scoperte giornaliere, nella soddisfazione di imparare qualcosa di nuovo giorno dopo giorno, anche a costo di sbagliare).

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