giovedì 16 luglio 2009

le specchie

 LE SPECCHIE. Innanzi tutto bisogna fare un distinguo, ci sono due tipi di specchie.

Le cosiddette specchie, le quali derivano dallo spietramento dei terreni (se ne trovano un po' dovunque in tutta la Puglia), ossia, le pietre (di varia forma e misura) che si trovavano a livello del terreno davano fastidio durante la coltivazione, allora man mano che venivano fuori dalla terra (le pietre venivano anche estirpate con l'ausilio di grossi paletti metallici)  i contadini li raccoglievano e li ammucchiavano in un unico punto (non appena dovessero servire per qualcosa le pietre venivano prelevate da qui), prima di seminare il grano per esempio i terreni venivano passati con un rastrello per poter raccogliere anche il pietrame più minuto (quel pietrisco dava fastidio quando i terreni venivano zappati, quando ero piccolo l'ho visto fare dai miei nonni), col passare del tempo questi mucchi si ingrandivano e potevano arrivare anche a due metri di altezza, ad alcune addirittura veniva costruito un muro a secco tutto attorno e all'interno venivano messe le pietre più piccole. Queste specchie non avevano alcuna funzione se non unicamente quella di contenere il pietrame levato dai terreni, sono state fatte diverse speculazioni sulla loro destinazione ma tutte erronee.

Ci sono poi le Specchie storiche, che si trovano solo nelle campagne della zona MESSAPICA. La penisola salentina è disseminata da queste costruzioni megalitiche denominate "SPECCHIE" (nell'album delle foto potete vedere varie foto della specchia denominata "Talete o Talene", una costruzione immensa, di forma circolare, la circonferenza alla base è di oltre 200 metri, l'altezza dopo quel che ne rimane del saccheggio delle pietre, è di circa 10 metri, in origine doveva essere di oltre 25, dalla sua sommità, già cosi come è ridotta ora si domina il paesaggio attorno per chilometri pensate quando era integra). Non è assolutamente vero che si tratta di mucchi di pietre messe li alla rifusa ma di costruzioni vere e proprie (vi sono tante di quelle pietre che un camion per portarle via tutte dovrebbe fare centinaia di viaggi). Tali costruzioni sono databili secondo vari esperti dai 3.000 ai 4.000 anni prima di cristo, non si sa con esattezza se siano state costruite dai Messapici o da altri popoli ancora più antichi. Le "specchie" sono delle costruzione di forma concentrica a più piani sovrapposti (ogni piano e alto circa 2 metri), costruite con pietre a secco di diverse forme e misura (alcune di queste pietre sono di proporzioni smisurate,  e dal peso di diverse tonnellate, viene da domandarsi come siano riusciti a quel tempo a spostare simili blocchi senza l'ausilio di una gru o una pala meccanica), alcune "specchie" superavano anche i 25 metri di altezza, parecchie di queste sono dotate di  scale per raggiungere la sommità (ricavate sul lato del corpo stesso della costruzione). Costruzioni immense il cui interno non è affatto cavo (come si potrebbe pensare) ma pieno con altre pietre più piccole di quelle usate nella parte esterna. Molte "specchie" sono ormai sparite o mutilate (si parla che in origine ne esistessero alcune centinaia, solo nella zona tra Ceglie Messapica, San Michele Salentino, Carovigno, Ostuni, Francavilla Fontana, Latiano e Villa Castelli), sono state saccheggiate negli anni dalla gente per ricavarne materiale da costruzione, calce viva e materiale per costruire  strade,  (tali pietre venivano e vengono tutt'ora usate per farne muri a secco e trulli)  tendenza questa che continua tutt'ora anche se le "specchie" sono state dichiarate da molti anni beni archeologici e perciò intoccabili,  la gente vuoi per menefreghismo,  vuoi per disinformazione continua a distruggere tutti questi beni unici e insostituibili nel loro genere. Si discute molto sulla destinazione di tali costruzioni,  alcuni pensano si tratti di tombe sotto cui venivano seppelliti dignitari o principi, ma la tesi più avvalorata (e la più sicura) è quella che si trattasse di torri di osservazione per uso militare,  onde poter meglio controllare il territorio circostante (i Messapici,  erano in continua lotta con i coloni della Magna Grecia, soprattutto con quelli di Taranto i quali volevano espandersi sin sulle coste dell'Adriatico). Forse le "specchie" avevano la stessa funzione che avevano le "Torri Normanne"  (di queste se ne trovano ancora a decine sulle coste pugliesi, anche queste ormai in maggioranza in rovina) le quali servivano per avvistare l'arrivo dei pirati provenienti dal mare.

 

Nessun commento:

Posta un commento