SICILIA, CREATA PIANTA DI POMODORO E MELANZANA
Palermo: per hobby innestato pomodoro su pianta di melanzana
Sostiene che potrebbe essere "una delle risposte ai Grandi del G8 al problema della fame nel mondo". Lui, Giuseppe Marino, geometra palermitano con l'hobby della genetica botanica, è l'inventore de "albero di melanzana e pomodoro". La scoperta è stata ottenuta con un innesto naturale, senza manipolazione genetica, su Solanum torvum, pianta spinosa dell'America tropicale, resistente a malattie e intemperie, che si ambienta perfettamente nelle condizioni più avverse e con scarsa irrigazione.
"L'albero di melanzana e pomodoro - afferma - può essere coltivato ovunque, necessita solo di una potatura invernale e fruttifica sin da aprile fino a settembre-ottobre, fornendo ortaggi di grandi dimensioni, con caratteristiche organolettiche perfette e di qualità addirittura superiore a quelli coltivati a terra". Marino, in passato ha perfezionato piante di anguria gigante. Tre anni fa ha sperimentato l'albero di melanzana impiantando sulle solanacee dei cultivar di vari tipi di melanzana, dalla "tunisina" alla "nostrana" fino alla "melanzana bianca". "Ottenendo raccolti - dice il geometra - già costanti e abbondanti".
Quest'anno Marino ha ottenuto con successo l'innesto di pomodoro sugli stessi alberi di melanzana. "Ho riscontrato una perfetta simbiosi - spiega - tra il Solanum torvum, parente stretto del Solanum sodomaeum che cresce spontaneamente nei nostri giardini, e il pomodoro, che non è altro che il Solanum licopersicum". "Il pomodoro così innestato - aggiunge Marino - si sviluppa in maniera straordinaria e produce un'abbondantissima fioritura che cresce assai rigogliosa, promettendo frutti di eccezionali dimensioni e di ottime qualità organolettiche".
Fonte: ansa.it
Il pezzo sottostante è tratto dal blog http://www.florablog.it/
Palermo, 28 gennaio 09
Il mio nonno materno, classe1875, faceva l'ortolano; quando ha compiuto 100 anni (ne visse 103 ed in buona salute) gli ho fatto un regalo che ha molto gradito: un alberello di melanzane che incredulamente ammirava! Era il settembre 1975! Chissà se avrebbe gradito un albero come quello in fotografia!
La notizia apparsa lo scorso luglio su quotidiani, televisioni e più recentemente anche sulla radio, della pianta che produce contemporaneamente melanzane e pomodori ha suscitato non poche curiosità, qualche apprezzamento e, forse, tante invidie ed anche qualche gratuita offesa.
Tra chi si è preoccupato di un mio arricchimento c'è pure chi gradassamente riferisce della "scoperta dell'acqua calda" e chi parlando di "quaquaraquà" probabilmente ha voluto indicare la sua appartenenza a certe categorie di uomini ove chi scrive non si raffigura.
Ritengo invece avere il merito di avere acceso "la miccia" di un argomento sino ad ora silente del quale aimè, ne avrei potuto parlare molti anni fa.
Ma bando alle chiacchiere, e ne sono state fatte tante, il Solanum torvum è un eccezionale portainnesto per solanacee, sia per la sua capacità di sviluppare un apparato radicale assai vigoroso e resistente a patologie funginee che molto spesso colpiscono le comuni cultivar, specialmente se coltivate in serra, sia pure e principalmente perché consente di anticipare il raccolto di almeno 2 mesi rispetto alle tradizionali piante.
Da non sottovalutare inoltre che il prodotto viene raccolto a petto d'uomo e con agevole manutenzione (diradamento, modellamento e trattamenti se necessari) per la pianta stessa.
Gli ortaggi sopra ottenuti presentano caratteristiche organolettiche uguali se non superiori ,come personalmente ritengo, alle piante comuni ed infatti ho constatato, ma forse è la varietà del "salomone" che, nonostante la protratta maturazione, la polpa era assai compatta e quasi priva di semi. Ho anche innestato il "datterino" ed il "ciliegino" di Pachino con risultati eccezionali per gusto, quantità e qualità.
Per coloro i quali intendono "costruire" tali piante, anche se prima o poi verrà lo "scienziato di turno" a mostrare la sua, consiglio di adoperare soltanto piante determinate per evitare eccessivi sviluppi che richiederebbero idonei sostegni.
Salute ed auguri a Tutti
Giuseppe Marino
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