lunedì 15 febbraio 2010

Pannelli solari foto voltaici

Pro e contro le energie rinnovabili 

Prima pubblicazione il 19.10.2009

I Pannelli solari foto voltaici

Leggete e giudicate se ho ragione o meno.

Ultimamente si fa un gran parlare di energie rinnovabili, la gente si riempie la bocca "energia rinnovabile", un tormentone del nuovo secolo, sembra essere diventata la moda del momento, se uno non ha il suo bel pannello solare ben in mostra sulla sua abitazione sembra che sia una famiglia di serie B, tra questo tipo di energia vi è appunto il pannello solare foto voltaico.

Io invece dico che come tante altre cose ci stanno solo prendendo per i fondelli e noi come al solito ci abbocchiamo.

Ci parlano di risparmio energetico di salvaguardia dell'ambiente sarà vero?, forse, ma nessuno ci è mai venuto a dire quanta energia viene spesa per partire dal silicio ed arrivare alle celle solari, quanto inquinamento provoca questa produzione. Tutta l'intelaiatura per sostenere le celle solari sono in metallo quanta energia e quanto inquinamento per produrre questi materiali?, il trasporto della materia prima, del trasporto del materiale finito, stoccaggio e tutta la trafila che segue sino la momento che l'impianto è finito quanto inquinamento provoca? I pannelli solari producono corrente continua a basso voltaggio, quindi occorrono un certo numero di batterie per immagazzinare questa corrente e poterla conservare anche per la notte, non so se le batterie usate sono al piombo o ad altro materiale, bisogna aggiungere l'inquinamento provocato per produrre queste batterie e tutti i vari materiali occorrenti inverter, cavi elettrici, plastica, minuterie varie. Oltre a tutto questo bisogna aggiungere che occorre un locale separato dall'abitazione che debba contenere le numerose batterie (se sono al piombo possono anche emanare gas pericolosi), gli inverter (alcuni fanno un rumore infernale).

Alla fin fine inquina meno una mega centrale elettrica che se sommiamo tutto l'inquinamento creato per costruire e mettere in funzione tanti piccoli impianti indipendenti equivalenti alla produzione della centrale elettrica.

Passiamo ora a considerare la cosa risibile, tempo fa si era parlato di una legge (non so come sia finita) che obbligava i costruttori di nuove case a montare un impianto foto voltaico sul tetto delle nuove abitazioni, tale impianto doveva produrre 1 kwatt, per ogni appartamento. Allora a parte il fatto che 1 kwatt e la potenza nominale fornita dalle celle solari con una tensione di 12 o 24 volt, da qui bisogna sottrarre il consumo degli inverter che trasformano l'energia a 220 volt  in alternata, le perdite anche se lievi delle batterie, le perdite sui cavi elettrici, spie di segnalazioni, strumenti ecc., morale alla fine di quel Kwatt ne resteranno si e no 900 watt. Mi dite voi una famiglia composta anche solo da tre o quattro persone che cosa ci fa con 900 watt, basteranno appena per accendere un televisore e la luce in qualche stanza, ed il resto degli elettrodomestici, per esempio: un ferro da stiro assorbe almeno 1800 watt, uno scaldabagno ne consuma 2000, una lavatrice intorno ai 2000, un asciuga capelli minimo 1200, il PC se non usi stampante od altro gia ne assorbe 150-200, non so quanto consuma il frigorifero (non lo si può certo staccare). Bisognerebbe affiancare la fornitura della rete pubblica a quella dell'impianto foto voltaico, sempre ammesso che la cosa sia fattibile, per risparmiare cosa, poi, 1 kwatt costa solo pochi centesimi, ne vale la pena. Un kwatt per famiglia è solo una presa in giro, perchè una famiglia possa essere indipendente dalla rete elettrica pubblica avrebbe bisogno di un impianto di almeno 4-5 kwatt e dico poco, costo di un tale impianto oltre 25-30 mila euro. Ed alla fine chi paga?, il costo dell'impianto, sempre chi compra l'appartamento.

Che se poi vogliamo paragonare il costo per chilowatt quello proveniente dall'energia solare viene a costare due o tre volte in più di quella fornita dalla rete.

Quindi perchè ci dobbiamo prendere in giro da soli.

Qui ci guadagna solo chi fabbrica ed installa questi impianti non certo l'utente finale.

Quindi non buttiamoci da soli i macigni sui piedi.

Non facciamoci coglionare, questo tipo di energia rinnovabile coi costi attuali degli impianti è solo una presa per i fondelli. Il costo attuale per Kwatt oscilla tra i 5000 euro (per grandi impianti) e i 7-8000 euro.

Danno solo una garanzia di 5 anni sui pannelli solari e massimo 10 sul resto, che vuol dire? che dopo 5 anni i panelli possono anche smettere di funzionare? E poi che si fa?

Si ci posso essere casi in cui portare l'allaccio alla rete può avere costi proibitivi come una casa isolata in montagna, allora la cosa potrebbe forse essere fattibile, oppure degli apparati elettrici (tipo segnalatori sulle strade, che tra l'altro funzionano a basso voltaggio e a corrente continua) che sono lontani dalla rete allora con un pannello solare una batteria e qualche altro componente elettronico si risolve il problema.

Poi bisogna anche dire che le celle solari non sono certo eterne (possono durare 10, 15, anche 20 anni), ma nesuno ci dice che le celle solari come del resto tutti i componenti elettronici, man mano che passa il tempo il loro rendimento cala è alla fine bisogna sostituirle tutte, le batterie quanto possono durare al massimo 5-6 anni poi vanno sostituite, altra spesa da aggiungere alla precedente. Ed il materiale di scarto, rifiuti speciali = inquinamento.

Qualcuno dirà ma ci sono gli incentivi, si campa cavallo, a volte dicono che li danno volte dicono di no, oppure puoi vendere la corrente in eccesso alla rete pubblica (di notte per esempio la rete pubblica ha un eccesso di corrente, per cui ti pagherebbero di meno o per nulla in quelle ore), anche questo poi sarà vero e se poi è una bufala ed intanto io ho sborsato un capitale.

Tempo fa ho trovato su un sito di quelli che pubblicizzano l'impianto di pannelli solari, un filmato, cosi per curiosità mi sono messo a vederlo, ebbene ad un certo punto son rimasto a bocca aperta, dicevano che per gli impianti da pochi KW le società elettriche non vi pagano l'energia che immettete ma la mettono in conto, mi spiego meglio, per esempio, voi immette tre KW al giorno e ne consumate 2 o 2,5, a fine anno viene fatto il conteggio se avete consumato più di quanto immesso dovete pagare, se invece consumate meno di quanto avete immesso la società ve la tiene in conto ed avete 3 anni di tempo per consumarla altrimenti la perdete. Ecco questa è un'altra bella presa in giro. 

Vedete un pò se vi piace questa bella storiella, allora ammettiamo che io abbia un impianto solare che produca 4-5 kwatt ora in pieno giorno col sole, quando non consumo tutta l’ergia prodotta quella in eccesso si riversa nella linea elettrica pubblica, come già detto non mi viene pagata ma messa in conto ed ho tre anni per consumarla altrimenti la perdo, quando piove o e nuvoloso devo prendere dalla liena esterna e devo ovviamente pagare, normale, la sera invece visto che non c’è il sole devo prendere tutto dalla linea elettrica pubblica e devo sempre pagare. Allora come ben si sa di giorno c’è la maggiore richiesta (fabbriche, negozi, uffici, ecc.ecc.) di energia elettrica sulla linea esterna ed io praticamente la regalo (in parole povere io aiuto la centrale), di notte quando la richiesta di energia cala di molto, le centrali elettriche continuano a lavorare ma l’energia è di molto in eccesso e buona parte se non consumata va letteralmente persa (l’energia alternata non si può conservare come quella continua), ma io la devo pagare (se non ne ho più di quella messa in conto). Non so se mi sono spiegato, ma sta di fatto che sta cosa mi pare un pò una presa per il culo. Giusto o sbaglio?

Per esempio, alcune sere fa sulla linea esterna vi fu un guasto, tutte le famiglie nella strada rimasero al buio, venne chiamata l'Enel, in pochi minuti gli operai ripristinarono l'erogazione dell'energia, come ovvio non si pago nulla, arrivederci e grazie. E allora?  Allora se si fosse trattato di un guasto ad un impianto fotovoltaico privato bisognava aspettare giorni prima di trovare qualcuno per le riparazioni, ed intanto o stavi all'oscuro o dovevi far ricorso all'Enel, e alla fine delle riparazioni dell'impianto privato chi paga?, non certo l'Enel.

Ecco allora perché non fanno questo, loro mi montano e pensano alla manutenzione, eventuale riparazione o sostituzione dell'impianto foto voltaico (tutto a loro spese ovviamente) ed io gli pago la bolletta, allo stesso prezzo e come faccio con l'Enel. Naturalmente non lo faranno mai.

Tempo fa, anche io sull'onda dell'entusiasmo e dando retta a chi diceva di essere bene informato, volevo far installare un impianto per il foto voltaico. Visto che bisognava ballare, per avere un certo margine di sicurezza ed essere indipendente dalla rete pubblica, avevo pensato ad un impianto che forniva almeno 7-8 kwatt, facendo i debiti conti mi ci voleva una spesa superiore ai 40-50 mila euro, a questo poi bisognava aggiungere le manutenzioni periodiche, riparazioni e sostituzioni di parti dell'impianto che nei vari anni di funzionamento possono deteriorarsi, per almeno altri 10 mila euro, totale 50-60 mila euro circa (forse anche molti di più). Altra cosa io come tante altre persone non ho certo a disposizione una simile somma, niente paura dicono gli impiantisti, ci sono le banche o le finanziarie (già perche appena finito l'impianto loro vogliono essere pagati subito fino all'ultimo soldo, mica te lo fanno a rate), provate a chiedere ad una banca o ad una finanziaria 50.000 euro e vedrete che tegola vi cade in testa, ne dovete restituire almeno 55-60.000, per restituire 60.000 euro in 20 anni bisogna pagare almeno 250 euro al mese.

Per fare un pò di paragoni voglio dire che attualmente (qui in paese) un appartamento (appena costruito) in condominio si può comprare con 100-120 mila euro.

Facendo un pò di conti considerando che pago una bolletta bimestrale oscillante intorno alle 250 euro, con quella somma potrei pagare la bolletta elettrica per almeno 40 anni. Un simile impianto dura 40 anni?, non credo proprio, loro stessi dicono che l'impianto dura 20 anni. In seconda analisi durerò io altri 40 anni?

Dove sta il guadagno che decantano tanto?,  con l'Enel pago in pratica 125 euro al mese, mentre con l'impianto privato devrei pagare 250 euro alla banca. E una presa per il culo, si o no?

E le varie manutenzioni, sostituzioni di parti, riparazioni, nei 20 anni chi li paga?, naturalmente IO. Oppure dovrei assicurarmi contro i rischi ed ovviamente sborsare un'altra barca di euro ogni anno.

Oltre tutto ai vari rischi bisogna aggiungere le condizioni atmosferiche, anni fa vi fu una grandinata con chicchi grossi come noci (rovino la carrozzeria di diverse autovetture) , che effetto avrebbe su dei pannelli fotovoltaici?, ed una abbondante nevicata con relativa successiva gelatura che effetto avrebbe? Secondo me effetti catastrofici.

Morale ho lasciato perdere tutto e rimango allacciato alla rete pubblica, ci guadagno di soldi e di salute.

Quando è se questi impianti scenderanno ben sotto i 1000 euro a KW installato (ed è ancora troppo, 500 euro sarebbe un prezzo più che onesto)  allora ci ripensero sopra e se sara il caso forse mi faro installare anche io un impianto del genere.

Si la cosa intelligente che devo fare è che mi devo comprare un gruppo elettrogeno e nei pochi momenti in cui va via l'elettricità sopperire con quello. Un gruppo elettrogeno da 2500 Watt (nuovo) si può trovare anche al prezzo di 200-300 euro, certo non sara dei migliori ma per quello che devo farci va più che bene.

Aggiornamento del 19.11.2009. 

Un paio di giorni fà, un amico che aveva letto questo post mi ha voluto dare la conferma di quanto avevo scritto, mi ha portato due berrettini con visiera di quelli con una ventolina davanti, sopra ad ogni berretto era montato un piccolo pannello solare, avevano un colore strano, mi disse che li aveva comprati circa 10 anni fa, all'inizio funzionavano benissimo, li aveva usati poco solo pochi giorni un'estate, poi li aveva messi in una scatola di cartone e li aveva dimenticati, dopo aver letto il mio post se ne era ricordato, li aveva ripresi e messi al sole ma non davano più alcun segno di vita. Nel mio piccolo laboratorio da obbista, staccammo i motorini e i pannelli dai berretti, provati i motorini funzionavano benissimo con 2-3 volt in corrente continua, le due celle solari invece messe sotto un fascio di luce da 300 watt erogavano una tensione uno di 0,35 volt e l'altra 0,50. Morale quelle due celle solari in meno di 10 anni non erano più buone e pensare che erano state inattive è al riparo in una scatola. Quindi se avevo ancora qualche dubbio questa era la definitiva conferma che avevo pienamente ragione.

mercoledì 3 febbraio 2010

Il senso della vita

L'altra notte ho fatto un sogno strano. Mi sono ritrovato nell'antica Grecia, al seguito del grande filosofo Platone e dei suoi numerosi seguaci e discepoli, visto che stavo li ho pensato bene di approfittarne e mentre ci trovavamo tutti seduti su delle panchine di pietra (sistemate a forma di mezza luna) di fronte a lui gli chiesi "maestro mi potresti dire da chi è stato creato l'uomo?, perchè siamo nati?, perchè siamo stati creati? e qual'è il senso della vita?", la risposta fù "attendi il tuo turno come gli altri e con altri e sappi attendere", ed io come gli altri è con gli altri mi misi ad attendere, non so quanto tempo, giorni?, settimane? forse mesi?, non saprei dirlo. Intanto come era d'uso, dormivamo nella casa del maestro, provvedevamo alla pulizia della casa, alla preparazione dei pasti, accudivamo agli animali, coltivavamo dei terreni annessi alla casa, insomma provvedevamo in proprio a tutto quanto occorreva per mandare avanti la nostra comunità (vi erano persone di tutte le età e di qualsiasi estrazione e ceto sociale, persino alcune donne e anche gente di colore, in tutto forse più di un centinaio di persone). Come sempre dopo il pasto della sera, ci riunivamo tutti attorno al maestro seduti sempre nello stesso ordine e come sempre uno è solo uno (come uno solo aveva la sua risposta) rivolgeva una domanda al maestro il quale rispondeva sempre "attendi il tuo turno come gli altri e con altri e sappi attendere", poi si rivolgeva ad un'altro e dava la risposta alla sua domanda (che magari era stata rivolta mesi prima, come facesse a ricordarsi chi gli aveva rivolto la domanda è cosa gli avesse chiesto era un mistero), la risposta era come sempre impeccabbile ed esauriente. Dopo la risposta del maestro si passava a parlare dell'andamento della comunità e di altre cose meno importanti. Alcune volte il mattino successivo chi aveva ricevuto la sua risposta andava via ed il suo posto era subito occupato da un altro.

Una sera finalmente giunse il mio turno, il maestro rivolto a me disse "comincerò con il rispondere prima alla tua domanda più semplice e cioè perchè siamo nati, siamo nati perche i tuoi, i nostri genitori cosi hanno voluto (insomma faceva intendere che eravamo nati perchè i nostri genitori non si erano fatti i cazzi loro). L'uomo è stato creato da una grande divinità il cui nome è proibito pronunciare pubblicamente. Questa divinità ha creato le creature umane solo per cibarsi delle loro emozioni, del loro dolore, delle loro pene, le loro ansie, le loro paure e anche delle loro gioie.

Quindi il senso della vita è questo, esistere perchè questa divinità possa cibarsi delle nostre emozioni come noi ci cibiamo degli animali e delle piante".

Il mattino dopo presi la mia roba ed andai via, mentre camminavo pensavo al significato di quelle parole.

Il suono della sveglia mi strappo dal mio sonno, ma quelle parole continuavano ancora ad echeggiare nella mia mente.

Cosa voleva dire quel sogno?, perchè l'avevo fatto?, e se fosse stato un sogno rivelatore?, e se il senso della nostra vita fosse veramente questo?, e perchè dopo vari giorni continuo ancora a pensarci?, possibile che un semplice sogno mi sia rimasto cosi impresso?

Cosa ne dite?