venerdì 26 giugno 2009

Volume su San Michele Salentino

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Ciao a tutti, finalmente è uscito è sono riuscito a reperire il volume " Le origini e l'evoluzione di SAN MICHELE SALENTINO ", Autore Marco Marraffa, Edizioni Prospettive, venduto al prezzo di 18 euro, per ora e reperibile presso le cartolibrerie e alcuni negozi tra cui il super mercato GS (uno dei sponsor del volume).

E' un ottimo libro, si legge facilmente ed è ricco (cosa normale dopo tutto) di notizie storiche sul luogo.

Avrei due sole critiche da fare:-

- la prima è sul carattere della scrittura troppo piccola, cosa che rende poco agevole la lettura per le persone più anziane;

- la seconda è che mi sarebbe piaciuto che vi fossero state più immagini e/o fotografie, si sa benissimo d'altronde che una solo foto dice più di mille parole.

Una curiosità, nella immagine di copertina, guardate l'omino col bastone, non assomiglia in modo straordinario all'attore comico Erminio MACARIO? (i più anziani lo ricorderanno sicuramente).

giovedì 18 giugno 2009

Mugugno

La parola mugugno (lagna, malumore, mormorare, mugolare, borbottare), deriva dalla parola mugugnare.

Un mio zio (buonanima), raccontava una storia (a sentir lui vera), dunque:- suo padre, un giorno si reco in piazza per cercare dei braccianti da impiegare nei lavori agricoli, trovatone che ebbe un gruppetto al momento di contrattare il prezzo della giornata lavorativa disse ai braccianti " vi do 50 lire col mugugno o 100 lire senza mugugno, cosa preferite " (ossia 100 lire se lavoravano senza lagnarsi o 50 lire se si lagnavano di qualsiasi cosa), i braccianti gli risposero in coro senza esitare " vogliamo 50 lire ma col diritto di mugugno ". Quindi preferivano prendere la meta della paga ma avere il diritto di potersi lamentare.

La morale della storia è che la gente siamo (mi ci metto pure io) tutti una massa di lagnosi, abbiamo da lamentarci e da ridire su tutto e tutti, non ci va bene mai nulla, ci lamentiamo sulla politica, ci lamentiamo sui prezzi, ci lamentiamo sull'economia, ecc. ecc., il diritto al mugugno lo sentiamo come una forma di libertà.

Non ricordo chi disse la frase " non sono d'accordo con le tue idee, ma mi batterò sino alla fine affinché tu le possa esprimere ".

Si forse veramente il mugugno fa parte della liberta.

Perciò gente continuate a mugugnare e mugugnate sempre più forte.

Comunque evviva il mugugno.

 

domenica 7 giugno 2009

La gioventù di oggi

La gioventù di oggi

Vi giuro che ho scritto queste quattro menate che seguono più di 15 anni fa, e le lascio cosi come sono senza alcun aggiornamento. La maggior parte delle cose qui scritte sono addirittura peggiorate, ma dove andremo a finire. Fermate il mondo voglio scendereeee.

 

I giovani di oggi?, manco li cani, buoni quelli, a guardarli assistiamo alle cose più assurde, una volta se un uomo non aveva fatto il servizio militare era considerato come un menomato, un mezzo maschio, loro stessi parlando con gli altri per scusarsi di qualche menata che avevano fatto, dicevano (tutti mosci mosci e vergognandosene mentre lo dicevano) sai non ho fatto neanche il servizio militare, non è colpa mia. Sti testa di ravanelli di oggi invece, si fanno addirittura passare per pazzi per non fare il militare (bella stronzata, si fanno marchiare per tutta la vita, per che motivo poì?, mah, che grandissime teste di cojonibus, non capiscono sti gran cojonibus che è un marchio che si porteranno appresso per tutta la loro stupidissima vita e non solo loro, così facendo rovinano anche i figli e i fratelli). Le donne invece premono da anni, perché vogliono a tutti i costi fare il servizio militare, si rivolgono addirittura ai tribunali per questo, ed a quanto pare ci stanno riuscendo ho ci sono riuscite. Gli uomini vogliono essere portati in caserma mano nella mano dalla mammina perché hanno paura dell'uomo cattivo in divisa e con qualche stelletta sul vestito. Vediamo per la strada donne, anche belle ragazze con i capelli a spazzola o addirittura rapate a zero, e ragazzi con i capelli lunghi sino alle spalle, si fanno il codino legato con l'elastico, si fanno pure le treccine, qualcuno addirittura porta anche il ferma capelli, (per strada poi se ne vedono certi con la mano tra i capelli che se li lisciano oppure li fanno muovere con la manina di dietro la nuca perché (come dicono loro) diventino più vaporosi (sta massa di ricchioni)). Si vedono delle donne con ai piedi degli anfibi uguali a quelli dei militari che pesano due o tre chili per scarpa (tra l'altro costano anche na frega di soldi), gli uomini invece vanno con le scarpe a punta e il tacco alto, ma roba da pazzi. Le donne indossano dei pantaloncini che le si vedono pure le pacche del culo, gli uomini invece hanno perso l'uso dei pantaloncini (secondo me si vergognano di far vedere le gambe, e già dimenticavo sulle gambe hanno tutti quei brutti pelacci, hooo ma che schifo (ma forse tra un po si cominceranno a fare anche il depilè o la ceretta, così possono tornare a rimettersi i pantaloncini senza suscitare nessuno scandalo). Roba da pazzi, quando ci penso non so se mettermi a piangere oppure a ridere. Vedi ancora per strada, ragazze, con dei gins di tre o quattro misure più larghe della loro, sembra quasi che portino addosso un sacco non dei pantaloni, invece gli uomini con i gins talmente stretti che gli entrano nelle pacche del culo (magari non portano sotto neppure le mutande). Le donne camminano con le spalle curve, i piedi e le gambe aperte sul tipo del comico Charlott, il passo dal tipico scaricatore di porto, sembra quasi che hanno paura di farsi male alle palle. Gli uomini invece vanno in giro con il petto in fuori, il sederino rialzato, comminano come delle modelle ad una sfilata di moda, mettendo i piedini uno davanti all'altro. Le donne si siedono (anche se portano le gonne) accavallando le gambe oppure le spalancano addirittura sbattendosene le palle (o forse sarebbe meglio dire l'utero) se qualcuno le sta a guardare (se non avessero le mutande, parecchie in effetti non le portano neanche più, gli si potrebbero vedere addirittura anche le ovaie). Gli uomini invece si siedono con le gambe strette, le ginocchia e le punte dei piedi che si toccano (secondo me hanno paura che quel poco che gli è rimasto delle palle cada per terra). Vi sono ragazze che non hanno più  neanche i classici buchi ai lobi delle orecchie per metterci gli orecchini, invece ci sono ricchioni che portano addirittura anche due orecchini per lato (sti cojonibus non sanno neanche il significato degli orecchini), qualche cojonibus testa di ravanello, addirittura si mette pure l'orecchino sul naso (una volta l'anello al naso si metteva ai buoi, per chi non lo sapesse i buoi non sono altro che tori castrati), senza parlare di quell'ultima schifezza (mi sembra che li chiamino pirsing) che mettono sul naso sulle orecchie sulla lingua, qualche brava ragazza se li mette anche nella vagina. Mi domando e mi dico ma dove andremo a finire. Nelle nuove coppie (almeno il cinquanta-sessanta per cento e forse anche di più) e l'uomo che fa i servizi di casa (magari dopo aver fatto sette oppure anche otto ore di lavoro fuori di casa, c'era un mio collega, che tornato a casa dal lavoro, dopo aver pranzato o cenato, si metteva il grembiulino e lavava i piatti e ripuliva tutto in cucina, mentre la moglie se ne stava stravaccata sul divano a vedere la televisione, come ringraziamento la gran brava donna lo cornificava pure, lui il cornuto contento, venutolo a sapere se le continuata a tenere in casa, bel minghione, invece di darle un bel calcio nel sedere e mandarla a cagare, alcuni dicono sai lo faccio per i figli per questo non la mando via di casa, a quel punto a tipi del genere, come risposta ci vorrebbe, ma senti scusa sei sicuro che sono figli tuoi?, poveri noi) e la donna, che fa?, che fa la donna intanto, secondo me fa la stronza, ecco che fa, ci marcia, dopo secoli di sottomissione e remissione si sta ripigliando con il consenso del maschio, coglione di oggi, la sua rivincita da lungo tempo covata. All'epoca mia, per farci una sacrosanta sveltina bisognava sudarci le classiche sette camicie (non perché le donne erano più  serie di quelle di oggi, no per carita), oggi come oggi le ragazze te la buttano letteralmente in faccia, sono loro che spesso e volentieri pigliano l'iniziativa e rimorchiano gli uomini (se l'uomo non ci sta gli sparano a bruciapelo un "ma non sarai mica richione?") , e l'uomo spesso e il più delle volte scappa davanti a loro, dicendo no grazie (qualcuno addirittura risponde no grazie sono fidanzato in casa (mentre magari in quel momento la sua fidanzata che lui tanto adora e santifica, sta a letto con  qualcun'altro un pò più sveglio e più furbo di sto grosso cretino e cornuto contento), ma una volta sono fidanzata in casa non lo dicevanï le donne?), e che minghia, ma sotto sotto fossero nu poco tutti dei gran pezzi di ricchioni. Puttana vacca, quando ci penso mi si intorcinano gli zibidei e mi incazzo come una bestia, prima era troppo in un senso ora invece mi sembra troppo nell'altro, ai tempi dell'antica Grecia, nella citta-stato di Sparta, il marito aveva il diritto di vita e di morte sia sulla moglie che sui suoi figli, ma porcozio, quello forse si era un po troppo in un senso ma ora si va nel senso opposto, in parecchie case comanda la moglie, il marito (e se solo si azzarda ad aprire poco poco la bocca li becca pure di santa ragione da quella megera) vale poco meno della scopa, e come una scopa vecchia, spesso e volentieri viene cambiato, molte volte prima della scopa stessa (quella almeno di solito si cambia quando è consumata), no cari miei, non sto esagerando, oggi si cambia il marito come se fosse un vestito che passa di moda. La madosca (poveri noi uomini) siamo proprio nella merda, ma nella merda sino al collo, se tira un poco di vento e si crea una seppur piccola onda affondiamo ed affoghiamo (e già o bere o affogare) come tanti stronzi. Si diceva tanto di parità tra i sessi, ma qui oramai siamo oltre, è la donna che a sottomesso l'uomo. Ma ditemi un pò voi che razza di figli possono uscire da una famiglia di questo genere, bel concetto e che bell'esempio possono avere da una madre stronza come questa e da un padre così coglione e talmente rammollito. Si capisce che poi escono dei figli froci, lesbiche, drogati e più rincoglioniti del padre e della madre. A proposito vi voglio raccontare una barzelletta, la quale racchiude un certo fondo di verità, allora: c'era una volta un pover' uomo ormai avanti con gli anni, il quale aveva bisogno di un nuovo paio di scarpe, si reca presso un negozio di calzature e chiede di poter vedere delle scarpe del numero 42, il commesso che faceva quel mestiere da parecchi anni ed ormai vedeva le misure ad occhio, gli dice "mi scusi ma secondo me lei calza il numero 44, perché vuole proprio un 42", l'uomo lo guarda, fa una smorfia, poi assume un'aria afflitta e sconsolata e gli dice "vedi caro amico, io ormai ho una certa età, con tutti gli acciacchi che ne derivano, il membro non mi tira più, il lavoro non mi da più alcuna soddisfazione, quando rientro a casa la sera, mi ritrovo mia moglie che è una vecchia strega isterica ed alcolizzata, brutta come la fame, la quale mi affligge e crocifigge in tutti i modi possibili ed immaginabili, alle volte mi alza pure le mani; dei miei quattro figli, una fa la zoccola di mestiere, un'altra è lesbica, il terzo è drogato ed il quarto è omosessuale, tutti e quattro non mi cagano nemmeno, mi rivolgono la parola solo per chiedermi soldi; ho un cane di piccola taglia che come entro in casa mi azzanna ai polpacci. Di conseguenza, quando torno a casa, l'unica soddisfazione che mi rimane è quella di levarmi le scarpe e di infilarmi ai piedi le pantofole". La morale?, trovatela voi.  

 

venerdì 5 giugno 2009

Aggregatore di blog

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mercoledì 3 giugno 2009

La serietà

La serietà

 DETTO POPOLARE:- La verità è come una medaglia ha sempre due facce.

DETTO POPOLARE:- Non sempre tutto quello che riluce e oro.

L'altra sera si discuteva tra amici sulla serietà delle persone, ogni uno diceva la sua, poi come sempre succede il discorso piano, piano è scivolato su altri argomenti e la serietà e rimasta sospesa in aria. Cose la serietà?, già cose il concetto di serietà?, che vuol dire serietà?

Almeno per quanto mi riguarda dovete sapere che io nella maggior parte del tempo sono un tipo solare, mi piace scherzare, ridere, giocare, dicevo nella maggior parte del tempo, dei momenti grigi e bui ci sono anche per me come per tutti d'altronde (almeno credo).

Molti anni fa, quando ero ancora un ragazzotto di 18 anni, una persona (di cui non ricordo nemmeno il nome, tanto era solo una piccola persona di merda) molto più grande di me di età, ad un certo punto senza alcun motivo apparente (dopo tanti anni non sono mai riuscito a capire che cavolo gli avessi fatto a sto stronzo), se ne usci e mi sparò in faccia la battuta "tu non sei una persona seria", io da persona molto educata e molto timida come ero a quel tempo, non lo mandai a fare in culo come giustamente si meritava, ma ci rimasi molto male e ci rimuginai sopra per giorni. Sto stronzo, se non fosse che non me la sono mai presa più di tanto su quello che mi viene detto mi sarei sentito male, rischiava di mandarmi in crollo psicologico, sto gran pezzo di merda.

Ora io mi domando e dico, dove sta scritto che chi scherza, ride e gioca, è una persona poco seria, mentre chi è sempre in grugnito, immusonito e non parla mai è una persona seria?, fatemelo vedere, voglio leggerlo e poi farmi due risate.

Secondo me è sono convinto di essere nel giusto, la serietà di una persona si vede dal fatto che quando prende un impegno con qualcuno fa di tutto e ci mette anche l'anima per portarlo a termine; se fa una promessa si fa in quattro per mantenerla; sul lavoro non fa vedere che si da da fare ed appena non è più controllato si mette a sedere e chi se ne frega del resto; rispettare i genitori; rispettare le persone anziane; rispettare le donne e i bambini; insomma rispettare il prossimo in generale, ecc., questa è secondo me e da qui si vede la serietà di una persona, non dal stare li senza ridere mai. Dico bene o dico giusto?

Voi cosa ne pensate?

 

lunedì 1 giugno 2009