mercoledì 17 settembre 2008

le masserie

antiche comunità

Altro tipo di costruzione tipico delle campagne pugliesi ed in particolare delle "Murge" sono le "masserie". La maggior parte di queste purtroppo in complete stato di abbandono se non addirittura diroccate (un vero peccato).  Si suole pensare che si tratti di una continuazione delle famose fattorie romane sparse nel meridione. La loro origine comunque si perde nella notte dei tempi,  quelle attualmente visibili risalgono a partire dall'anno 1000 fino a tutto il 1800, parecchie di queste ricostruite e riattate su siti molto più antichi (spesso riutilizzando lo stesso materiale),  vicino a delle masserie, sono infatti stati  rinvenuti molti reperti preistorici,  necropoli  e altro materiale molto antico. Parecchi paesi e città della Puglia,  sono nati proprio per l'addensamento della popolazione attorno al nucleo originario di una masseria. Le maggior parte delle antiche masserie specialmente quelle più isolate,  erano come un mondo a se,  quasi completamente autonome sia dal punto di vista alimentare che di tutto il resto,  oltre all' allevamento degli animali  (vi si poteva trovare qualsiasi tipo di animale come ovini,  caprini, bovini,  suini,  equini, animali da pollaio ecc.),   si provvedeva alla lavorazione del latte, alla trasformazione dell'uva in vino,  delle olive in olio (ogni masseria aveva il suo frantoio),  il grano veniva macinato sul posto (almeno quello che serviva alla comunità locale),  qualsiasi riparazione di carpenteria o altro veniva effettuata in loco, esisteva un'officina del fabro in cui venivano ferrati anche i cavalli,  si lavorava e  tesseva (a mano o con telai di legno) il lino, il cotone (coltivati sul posto) e  la lana ricavata dai propri animali,  il pane e la pasta si facevano sul posto, vi si macellavano gli animali. Ogni persona che lavorava nella masseria in pratica era in grado fare diversi mestieri. Le masserie inoltre erano dei veri e propri fortini,  erano circondate da un muro molto alto,  si accedeva all'interno della masseria da un pesante portone  che la notte veniva chiuso per impedirne l'accesso a chiunque. Parecchie masserie nei posti più elevati avevano delle vere e proprie feritoie da cui ci si poteva facilmente difendere da eventuali attacchi di qualsiasi genere. Alcune di queste come la masseria S. Giacomo (esiste ancora),  al centro avevano  addirittura una vera e propria  torre. L'abitazione del proprietario che si recava di solito per brevi periodi dell'anno era mella parte più elevata e riparata, l'abitazione del massaro (il fiduciario del padrone) e le abitazione di tutte le altre famiglie che lavoravano sul posto erano invece nella parte più bassa.  Ogni masseria aveva una sua chiesa in cui di solito la domenica veniva detta la messa,  a cui durante le funzioni affluiva gente da tutti i terreni limitrofi. La masseria era un punto di riferimento,  per tutta la gente che abitava nel circondario. Il lavoro era duro e durava dall'alba sino al tramonto,  intervallato solo dalle pause per consumare i pasti. Alcune masserie,  addirittura avevano un proprio cimitero in cui venivano tumulati i defunti. Ultimamente, molte di queste masserie sono state restaurate, ma purtroppo solo per farne dei ristoranti o agriturismo.

 

Nessun commento:

Posta un commento