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Le altre foto rendono poco l'idea della maestosità di questa pianta, ma nella prima foto se la ingrandite noterete la differenza tra il trullo (si tratta di un trullo a due coni, con a fianco i resti di un pagliaio, il trullo è alto almeno 7-8 metri, si tratta di un trullo ormai abbandonato da diversi anni) a sinistra e la pianta a destra (quella che esce fuori per meta), oltre a ciò bisogna aggiungere che il terreno è in forte pendenza tra il piano del trullo e la base del tronco della pianta vi è un dislivello di 2-3 metri. Quindi ad una stima approssimativa la quercia deve essere alta almeno 20 metri (forse molto di più). Le foto sono state scattate da una notevole distanza, oltre 100 metri in quanto la pianta non entrava nell'obiettivo. La macchina fotografica usata è una Sony handycam digitale.
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La quercia o come è più conosciuta nel nostro dialetto “l’arv di gjann” (l’albero di ghiande), nel nostro territorio è una pianta spontanea che si trova un pò ovunque, forse è un antico ricordo dei boschi che sino a poco prima della nascita del paese copriva quasi tutta la zona.
Questa pianta ha una crescita lentissima, si parla di piante che hanno superato i 2000 anni, con una altezza che supera abbondantemente i 20 metri, forse per questa sua longevità e maestosità da molte popolazioni antiche era considerata la madre di tutte le piante e alcuni popoli le consideravano alla stregua di divinità.
Il frutto della quercia appunto la ghianda è stato per tanti anni cibo per gli animali allevati dagli uomini e addirittura in alcuni periodi di crisi anche cibo per gli uomini stessi.

Questa foto raffigura delle ghiande della pianta suddetta, la vecchia foto era stata tratta da http://www.giardinaggio.it/giardino/Alberi/Farnia/Farnia.asp a cui va il mio più sentito ringraziamento.
Esistono vari tipi di quercia, centinaia, ma solo un occhio allenato ho un esperto può riconoscere la differenza tra i vari tipi di quercia.
Sembra un miracolo della natura da una ghianda lunga pochi centimentri e pesante pochi grammi, nasce e si sviluppa una delle piante più imponenti che esistono sulla Terra.


Questa piantina come molte altre è nata (da ghiande cadute dalle mie quercie) due anni fa, ed è alta meno di dieci centimetri (a riprova della lentezza di crescita di queste piante).
Sia per la sua bellezza che per la sua lenta crescita la quercia ormai è usata in parecchi posti come albero ornamentale.
In passato nel nostro territorio esistevano centinaia, se non migliaia di queste meravigliose piante, le querce , col tempo, l‘incuria, la voglia di avere legna da ardere, oppure nell’errata convinzione di liberare il proprio terreno, queste povere piante sono state sistematicamente abbattute, con un danno incalcolabile sia per l’ambiente che per il patrimonio boschivo, solo a pensare quanta aria possa riciclare un simile albero.
Io stesso nella mia lontana gioventù ricordo di aver visto abbattere parecchie di queste piante e ad alcuni di questi abbattimenti mio malgrado ho dovuto partecipare. Un vero peccato, anzi direi un crimine contro la natura abbattere piante come quella ripresa nelle foto.

Io nel mio terreno ne ho cinque di queste piante a cui tengo moltissimo, ma come grandezza tutte e cinque non arrivano a fare nemmeno la metà di quella ritratta nelle foto, e devo dire a riprova della longevità di queste meravigliose piante che da quando oltre 40 anni fa la mia famiglia comprò quel terreno le querce sono cambiate molto poco (di conseguenza le mie piante avranno almeno 60-70 anni, forse anche di più).
Come la quercia nelle foto (si trova vicinissima a San Michele, contrada Lamone, svetta sui vari alberi circostanti come il campanile della chiesa sulle case del paese) ne ho viste veramente poche, oltre che immensa e bella, sembra che stia veramente in buona salute.
Non sono un botanico per cui non saprei giudicare l’età di tale pianta, ma se tanto mi da tanto sarei pronto a giurare che quando quella pianta è nata il paese di S. Michele ancora non esisteva.
Per cui rivolgo un appello a tutti, preserviamo e proteggiamo questo gigante della natura e con esso le poche specie rimaste di essa sul nostro territorio, mi augurerei da parte di chi ha il potere di farlo un censimento (anche a scopo conservativo) di queste piante ancora miracolosamente rimaste in vita.
Visualizzazione ingrandita della mappa
Nella mappa di Google (che ovviamente ringrazio) la macchia (quella ovoidale) verde più grande è la quercia, la macchia biancastra subito in alto a sinistra è il trullo (notare la differenza), la striscia biancastra in alto a destra è la strada che porta al trullo (vi si passa agevolmente con l'autovettura).