Prima pubblicazione 25/11/2008
Vi voglio raccontare una storiella divertente. Circa venti anni fa, abitavo per lavoro in Basilicata. Con tutta la famiglia, un giorno, decidemmo di fare una scampagnata, imbarcati sulla vettura moglie, figli, bagatti e bagattelli vari, ci mettemmo a costeggiare la costa Jonica, in direzione della Calabria, visitando alcuni paesi trovati sul percorso e gustandoci il panorama, giunto che era ormai il tardo pomeriggio cominciavamo a sentire un po’ di languore allo stomaco, ci trovavamo in quel momento a transitare per un paesino sulla costa della Calabria, quando fui colpito da una grossa scritta, posta sopra l’insegna di un negozio di alimentari, che recitava così “SPECIALITA’ PANINI ALLA CALABRESE”. Incuriosito, accostai l’auto ed entrai nel negozio, un bugigattolo, erano più grosse l’insegna e la scritta citata che il locale stesso, dietro al banco si trovava una donna di mezza età, mi avvicinai e le chiesi tutto curioso come erano fatti e cosa contenessero questi famosi panini alla calabrese, come risposta ottenni “ prendiamo i panini normali, li apriamo e all’interno ci mettiamo quello che vuoi “. Per un attimo rimasi del menga, il primo impulso che mi venne fu quello di mandarla a quel paese, giuro che se fosse stato un uomo l’avrei fatto, mi ripresi quasi subito e per mascherare il colpo mi misi a ridere, gli dissi di metterci del crudo e formaggio. C’ero cascato come un pollo, e come me, chissà quanti altri pollastri.
La forza della pubblicità, anche se pubblicità ingannevole, senza quella scritta non mi sarei nemmeno accorto di quel negozio. Ma pazienza. Ormai l’ho presa a barzelletta, quando entro in qualche posto per farmi un panino, chiedo al banchista "mi fai un panino alla calabrese", questo rimane un po’ sulle sue non sapendo che dire, poi gli racconto la storia e si fa quattro risate.
Perciò chiedete anche voi dei panini alla calabrese e gustatevi la faccia di chi vi sta di fronte.
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